La Francia, potenza nucleare, accorda un'importanza notevole all'immagine del proprio paese. Non per niente, il presidente Nicolas Sarkozy aveva fatto della conservazione della tripla A un imperativo per la Francia. Potremmo perfino parlare di spavento della Francia rispetto ad una possibile tutela da parte dei paesi emergenti sull'Europa.
La Francia detiene una spesa pubblica record (secondo la sinistra, questi ultimi anni la spesa pubblica sarebbe aumentata dal 52 al 56%) tuttavia notiamo, all'interno stesso del governo francese cioè tra il presidente della repubblica e il premier, due modi diversi nel presentare la crisi. Mentre Fillon cerca di giocare la carta della franchezza e tiene per responsabile della crisi la Francia stessa, Sarkozy si accontenta di un metalinguaggio, usando la carta della comprensione. Ad esempio viene ricusata la parola "rigore" ; diventata quasi tabù.
Difatti, il principale problema della Francia è stato proprio il fatto di aver trascurato per 25anni la questione di una regolazione del bilancio. I suoi sforzi sono incominciati solo nel 2008 con la precedente crisi
(nota : in Francia la revisione costituzionale del 23 luglio 2008 ha di fatto già inscritto nell’art. 34 della Costituzione del 1958 “l’obiettivo di equilibrio dei conti delle amministrazioni pubbliche”, dichiarando che “gli orientamenti pluriennali delle finanze pubbliche sono definiti dalle leggi di programmazione).
Comunque sia, la Francia si è oggi impegnata entro il 2016 ad un ritorno all'equilibrio dei conti pubblici. Sono necessari 100 milliardi di euro.
Oltre alle incertezze comuni ai paesi dell'eurozona legate alle riforme istituzionali e ad una crescita quasi inesistente, la Francia soffre di specifici fattori di rischi che hanno contribuito ad accentuare la degradazione socio-economica del paese :
1. Presa di coscienza tardiva del paese rispetto alla questione del debito. Prima del 2008, non c'è stata nessun'azione in favore di una regolazione.
2. Debito francese in costante aumento ; Parigi prevede per l'anno 2013 un picco che raggiungerebbe il 89,3% del PIL dovuto soprattutto ad una crescita quasi nulla. (D'altronde, secondo Moody's, la Francia fa parte dei paesi AAA più deboli con l'Inghilterra e gli Stati Uniti).
3. Deficit commerciale importante in Francia mentre appare meno rilevante negli altri paesi AAA (secondo l'agenzia Moody's).
4. Rispetto alle prospettive future, l'ultimo fattore di rischio riguarderebbe la capacità dello Stato francese a mantenere i propri impegni in termine di riduzione delle spesa pubblica.
Nonostante questo, la Francia rimane un paese forte all'interno dell'eurozona. Attraverso la sua stretta cooperazione con la Germania, la Francia funge oggi da leadership per i paesi europei, anche se la coppia franco-germania rimane guidata soprattutto da Merkel.
Francia | Eurozona | OCDE | |
Consumo delle famiglie | +0,6 | +0,4 | +1,6 |
Investimento aziendale | +3,7 | +4,6 | +5,1 |
Tasso di disoccupazione nel 2011 | 9,8% | 10,3% | 8,3% |