samedi 14 janvier 2012

Francia : perdita della tripla A

Il ministro delle Finanze francese ha confermato che l'agenzia di rating Standard and Poor's ha avvisato il governo della sua intenzione di togliere al paese la tripla A. Parlando alla televisione pubblica, Francois Baroin ha detto che l'agenzia abbassera' di un gradino il rating della Francia, da AAA ad AA+, ma ha ricordato che e' il governo e non le agenzie private o i mercati a decidere della politica economica del paese. L'agenzia Standard & Poor's ha anche abbassato il rating di otto altre nazioni dell'eurozona, tra cui anche l'Italia (da A a BBB+). Erano infatti 16 quelli che l'agenzia teneva sotto osservazione.
L'effetto di questa perdita della tripla A da parte della Francia avrebbe conseguenze importanti sulla valutazione di altri paesi e anche sul Fondo salva-stati Efsf. Ma quest'abbassamento rischia soprattutto di accrescere le tensioni politiche e finanziarie all'interno dell'eurozona con conseguenze sui mercati. Per di più, una delle conseguenze per le famiglie potrebbe essere l'aumento dei tassi di prestiti (dal 4,20% al 4,60%). Rispetto all'abbassamento del rating delle imprese private francesi non c'è da temere ; e questo per due ragioni : o queste imprese sono molto presenti al livello internazionale (ad esempio Total, AA-) o il loro rating è già più basso rispetto a quello dello stato (France Telecom, A-).

vendredi 13 janvier 2012

L'Italia un esempio per la Francia ?

La Francia è stupita della rapidità con cui l'Italia ha dato l'avvio alle sue riforme. "Ma come avete fatto, in così poco tempo, a riformare il sistema pensionistico ? In Francia se ne discute invano da 7, 8 anni ", Alain Juppé rivolgendosi al ministro degli Esteri italiano, Giulio Terzi di Sant'Agata, che si trovava a Parigi. (La Stampa del 12 Gennaio 2012)

lundi 2 janvier 2012

L'europe veut stopper la spéculation sur la dette des Etats en encadrant les ventes à découvert

Dès Novembre 2012, un texte interdira partout en Europe les ventes dites "à nu" de CDS (credit default swaps) sur la dette des Etats, ces produits financiers censés protéger la valeur de titres, par exemple en cas de défaut. L'utilisation des CDS sera désormais interdite dans toute l'Union européenne dès lors que les investisseurs ne détiendront pas, aussi, les actifs à protéger. Cela ramène le marché des CDS à son utilisation première: l'assurance contre un évènement exceptionnel. Concrètement, les opérateurs ne purront plus s'engager dans une transaction sans avoir identifié les investisseurs qui pourront leur céder les titres en cas de besoin.

I francesi e l'Euro

La moneta unica sarebbe considerata dai francesi una delle principali cause dell'abbassamento del potere di acquisto ?
Secondo un sondaggio realizzato on line dal 29 al 30 Dicembre 2011 presso 901 persone rappresentative della popolazione francese, l' 81% stima che il passaggio alla moneta unica sia responsabile di un forte incremento dei prezzi. Per di più, il 52% vede l'euro come un "ostacolo" in questo contesto di crisi economica e finanziaria.

SeaFrance sull'orlo del fallimento

La crisi economica non risparmia nessuno. Le negoziazioni rispetto al futuro della filiale della SNCF, stanno riaprendosi. Metà novembre il tribunale commerciale di Parigi aveva già annunciato la liquidazione della compagnia francese SeaFrance, operante fino ad ora sul Canale della Manica. Tuttavia la compagnia rimane in attività fino al 28 Gennaio 2012. Circa 880 persone rischiano di perdere il proprio lavoro. Sarebbero necessari 40 a 50 milioni di euro ma la Commissione europea ha vietato la possibilità di un finanziamento pubblico da parte dello stato e della SNCF e ha evocato "la recherche d'un partenaire extérieur(...) indispendable" (Le Monde, 2 Janvier 2010). Comunicando la loro rinuncia a presentare una nuova offerta DFDS e LDA hanno incolpato il sindacato CFDT di aver respinto ogni loro proposta. Adesso bisogna aspettare il verdetto del 3 Gennaio.

Le prime avanzate della riunione di Bruxelles

L'obiettivo della riunione, svolta a Bruxelles il 9 Dicembre, era di trarre insegnamento della crisi. I 17 Stati membri della zona euro, e già numerosi altri, si sono impegnati a rispettare un nuovo "patto di bilancio", una nuova regola di bilancio europea che dovrà essere recepita nelle legislazioni nazionali. Si tratta di una maggiore disciplina di bilancio, sanzioni più automatiche e una sorveglianza più stretta. Un trattato intergovernativo sancirà il carattere vincolante di tale accordo.
Bisogna sapere che già quest'estate, il governo francese proponeva di iscrivere la "règle d'or" nella costituzione cioè di rendere costituzionale l'attuale legge triennale di programmazione delle finanze pubbliche che determina una trajectoire budgétaire" (Le Monde del 6 dicembre 2011) che prevvede già, dal 2008, un ritorno all'equilibrio. Tuttavia con il passaggio a sinistra del Senato la proposizione non aveva avuto esito positivo. La riunione salva-Euro ha quindi rappresentato una prima tappa nella questione di questa regola cara a Nicolas Sarkozy.