mercredi 1 février 2012

Focus sulle agenzie di rating


Le agenzie di rating sono delle società private il cui obiettivo è di fornire analisi sulla solvibilità cioè la capacità di rimborsare i prestiti e l’interesse degli emittenti, pubblici e privati, di obbligazioni. Il risultato di queste analisi viene chiamato rating (valutazione). Le principali agenzie sono tutte statunitensi: Moody's, Standard & Poor's e Fitch.
Infatti il rating si divide in due principali categorie: il rischio commerciale ed il rischio paese, ma non misura altri tipi di rischi quale il rischio di tasso o di cambio, ecc.
La valutazione della capacità del debitore di far fronte al rimborso del proprio debito finanziario viene fornita ricorrendo ad una scala alfabetica che va da un valore massimo ad uno minimo. Ovviamente più è alto il rating, minore è il rischio di investimento.
Si può far risalire l'origine del rating con il documento "History of Railroads and Canals in the United States" (Storia finanziaria delle ferrovie e dei canali degli Stati Uniti), pubblicato da Henry Varnum Poor. Durante la sua vita Poor si batté affinché le aziende fossero obbligate a rendere pubblici I loro bilanci al pubblico e a possibili investitori. Colse questo appello il figlio Henry William, che insieme a Luther Lee Blake, un analista finanziario, crearono indici finanziari chiari e trasparenti, fino alla fondazione dell'agenzia di rating Standard & Poor's.

Creare un'agenzia europea di rating in grado di valutare in modo obiettivo l'Europa ?

In questo periodo di crisi e soprattutto dopo la bocciatura della Francia da parte da Standard & Poor's, queste agenzie fanno polemica. Per Mario Draghi, il presidente della Banca centrale, bisogna ridimensionare il peso delle agenzie. D'altronde, questi giorni è emersa l’idea di creare un’agenzia europea di rating. Anche se queste agenzie attuali pongono la questione della parzialità nell’attribuzione del rating, l'idea non sembra così pertinente. Oltre al controllo permanente e chiaramente consentito che deriverebbe della creazione di tale agenzia europea, un’agenzia di questo tipo, pubblica, non avrebbe alcun valore rispetto alle altre private e già esistenti. Nessuno ci si fiderebbe.

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